martedì 21 maggio 2013

Figurine Hi-Tech, ecco le DigitalCard!

Da oggi, neanche fare la raccolta delle figurine sarà più la stessa di quando ero piccolina io, che per carità non sarò una matusalemme ma sono cresciuta negli anni '90 ed ho assistito in prima persona allo sviluppo tecnologico della società ed alle sue applicazioni più innovative, vedendo prendere piede lentamente alle novità. Oggi i bambini sono bombardati dalla tecnologia, internet, tv, smartphone, e-reader e chi più ne ha più ne metta. Poi ci sono quelle cose che credi intramontabili, come le figurine o le carte da gioco, belle perché si possono collezionare, scambiare, giocarci ed in ogni pacchetto c'è sempre la gioia della sorpresa! Io ho fatto tantissimi album delle figurine, da quelli delle principesse a quelli del calcio insieme a mio fratello. Ricordo che mio papà tornava da lavoro e nascondeva i pacchetti nei posti più impensabili, una volta lo mise nel panino che stava per mangiare, e mi faceva fare la caccia al tesoro. Costavano poco, qualcosa come 50 o 1000 lire e poi con l'euro aumentarono a 50 cent. A scuola le scambiavamo con la mitica cantilena "cel'ho... cel'ho... mi manca!" ed era una vera lotta riuscire a contrattare! Quando poi arrivarono le carte dei Pokémon eravamo talmente presi che le maestre ci vietavano di portare i mazzi in classe o di tirarli fuori durante le pause tra le lezioni, potevamo usarle solo a merenda. Non tutti ci giocavano, alcuni le collezionavano e scambiavano e basta, altri le falsificavano incollando le figurine olografiche al posto della vera immagine spacciandole per carte rarissime! Mi divertivo un mondo, e non solo io, tutti i bambini alle elementari erano fissati con carte e figurine. Ora vi chiederete... cosa c'entrano le care vecchie carte con la tecnologia? Beh semplice... Dato che tutto evolve, si sono evoluti anche i produttori di carte e figurine mettendo al passo con i tempi questa attività ludica prettamente dedicata ai bambini. Grazie ad un lavoro come hostess, sono venuta a conoscenza delle DigitalCard (marchio protetto da Trade Mark), nello specifico il soggetto delle carte che ho visto io sono i Gormiti, personaggi di alcuni cartoni trasmessi in tv. Ogni pacchetto di carte contiene 5 Card per giocare ed un libricino di istruzioni. Diciamo che come principio la dinamica di gioco è simile alle carte di Magic Adunanza, ci sono carte personaggio, carte oggetto, potenziamenti e così via. L'innovazione sta nel fatto che per giocare è necessario scaricare l'apposita app dei  Gormiti e naturalemnete essere in possesso di uno Smartphone o di un Tablet. L'app è disponibile sia su App Store che su Google Play ed è abbastanza pesante, infatti consiglio di scaricarla tramite Wifi che almeno è più veloce. In pratica come funziona il tutto... Noi compriamo in edicola le nostre DigitalCard al costo di 2,99 euro a pacchetto da 5 card ciascuno, apriamo l'app sul dispositivo e appoggiamo la card allo schermo dello stesso, magicamente avremo caricato la card nell'app e saremo pronti ad usare i personaggi e i suppellettili durante i combattimenti online. Ci sono alcune card che permettono di sbloccare dei filmati di animazione molto carini. Potremo inoltre collezionare le card in un album, tanto non verranno usate manualmente e non rischierete di rovinarle. Un'idea geniale, tanto di cappello a chi ha inventato questo metodo di gioco davvero interattivo. Anche se io sono del parere che non sia una cosa propriamente adatta a dei bambini, è possibile che questo genere di tecnologia faccia furore anche tra alcuni adulti (quei Nerd maniaci del collezionismo farebbero di tutto per una cosa del genere sulla tematica Star Wars
) La mia opinione nasce dal fatto che per quanto la società richieda un accostamento sempre maggiore nei confronti della tecnologia, e questo avvenga in età sempre più precoci, bisognerebbe tenere a freno la tendenza di comprare un iPad o un iPhone al primo frigno di nostro figlio... Potremmo far usare loro con moderazione i nostri dispositivi insegnando al contempo il rispetto per tali oggetti e che a ogni cosa corrisponde il suo tempo. Lo so' il mio ragionamento può suonare all'antica ma pur essendo cresciuta a pane e videogame ci sono comportamenti che non condivido. Con questo concludo
Baci

giovedì 16 maggio 2013

Firenze e dintorni - Corso di cucina da BaccaRossa

Per questo nuovo post ci spostiamo da Latina e ci dirigiamo a Firenze dato che ad Aprile ho trascorso lì un fine settimana ed ho una bellissima esperienza da raccontarvi. Mi era stato regalato per Natale uno SmartBox, uno di quei cofanetti regalo dove all'interno c'è un'infinita lista di attività tra le quali scegliere, il mio era per 2 persone e racchiudeva di tutto e di più. Armati della nostra bella scatolina e desiderosi di fare un viaggetto a Firenze, io e il mio ragazzo abbiamo deciso di unire le due cose e tra le tante offerte abbiamo optato per un corso di cucina. Solo all'idea di cimentarmi nell'opera e, soprattutto assaggiare i risultati, non mi facevano stare nella pelle. Carichiamo il camper e altri 2 amici e si parte. Prenotiamo il nostro corso ed il proprietario ci inserisce in un turno che non era contemplato dalla nostra box poiché venivamo da lontano e venivamo proprio per andare da lui, quindi è stato di una gentilezza estrema. Il ristorante si chiama "BaccaRossa" e precisamente è un Bistrot-Enoteca che si trova in via Ghibellina 46 ed è gestito dallo Chef Amerigo Capria. Vi lascio il link del loro sito dove potrete trovare tantissime info sui menù, i corsi, i prezzi e  altro ancora: www.baccarossa.it/ .
Al corso abbiamo partecipato di Sabato pomeriggio io insieme al mio ragazzo ed un'altra coppia, marito e moglie, lo stesso Amerigo ci ha introdotto l'argomento trattato, ovvero la panificazione, mostrando una conoscenza sublime della materia. Ci ha dato consigli sulle farine, i tipi di lievito ed i tempi di lievitazione ottimali per ogni impasto. Finita la prima parte teorica ci ha fornito grembiule e cuffietta usa e getta, ci siamo lavati le mani e via ad impastare il pane, rigorosamente a mano. Abbiamo messo alla prova i muscoli ma devo dire che la soddisfazione è stata tanta e abbiamo assaggiato i crostini fatti con l'impasto del giorno prima, una delizia! Oltre al pane, Amerigo ci ha insegnato a fare la pasta strudel rivelandoci che quelli che compriamo già pronti non sono fatti con questo impasto, che tra l'altro è quello originale, bensì con pasta sfoglia. La pasta strudel è composta da 3 ingredienti ma necessita di manualità, vigore e pazienza, ma vi assicuro che il risultato merita davvero ogni sforzo fatto! Si prepara con farina, acqua e tanto, tanto olio d'oliva, oltre che olio di gomito! Infatti bisogna lavorare l'impasto incorporando l'olio poco alla volta e continuando a lavorare finché non diventerà compatto ed elastico, ci vuole un bel po' quindi armatevi di buona volontà e pazienza. A fine lavoro abbiamo steso la pasta con il matterello in una sfoglia sottilissima, quasi trasparente (che lavoraccio ragazzi, la pasta è elastica e torna indietro), l'abbiamo tagliata come fossero dei maltagliati e poi adagiati su una teglia forno unta d'olio (visto che ne avevamo messo poco! ma dai come si può dire di no a dell'ottimo olio toscano?) e spolverati abbondantemente con sale integrale, semi di papavero, lavanda essiccata e pepe nero, infine tutto in forno fino a doratura. Voi non avete idea di cosa sono le sfogliette una volta uscite dal forno, una bontà divina! Che poi ci sono stati serviti con un formaggio (tipo yogurt greco, ma non proprio quello) emulsionato con olio d'oliva e restrizione di cipolla rossa di Tropea, una goduria. Amerigo poi, con della pasta avanzata ci ha fatto vedere, ed assaggiare, una variazione di strudel salato con all'interno sempre questo formaggio che lui si fa arrivare da non ricordo dove, melanzane grigliate, zucchine fresche e qualcos'altro che proprio mi sfugge, ma vi assicuro che era la fine del mondo! Insomma a questo corso abbiamo imparato tante cose, abbiamo faticato ma abbiamo anche assaporato dei cibi favolosi. Io le sfogliette le ho anche rifatte a casa, senza la lavanda perché serve l'essiccatrice per prepararla, e non hanno resistito 10 minuti una volta uscite dal forno, le ho divorate tutte!
Finita la lezione siamo rimasti piacevolmente a chiacchierare con lo Chef ed il suo gentilissimo staff, sono stati tutti davvero accoglienti e simpatici.
Purtroppo gli altri impegni da turisti non ci hanno permesso di restare a mangiare nel ristorante, ma se dovessi tornare a Firenze penso che sarà una tappa che non potrà mancare. IL punto forte di questa attività è la passione di chi ci lavora, oltre alle ricette favolose e creative c'è dietro una scelta e una conoscenza degli ingredienti che fa paura, ci vuole dedizione e amore per tutto ciò che si fa e qui ce n'è a non finire! Sarà per questo che il locale è candidato per ricevere le stelle Michelin? A mio parere le merita tutte!
Grazie BaccaRossa per la splendida esperienza e a presto!
Baci

lunedì 13 maggio 2013

Settimana del cinema

Non sò se tutti sanno che questa settimana, ovvero dal 9 al 16 maggio, sarà dedicata al cinema. Infatti l'ingresso al cinema verrà ridotto e per tutta la settimana si pagherà 3 euro indipendentemente dall'orario degli spettacoli. È un'iniziativa valida in tutta Italia tanto che hanno fatto la pubblicità anche in tv. Per quanto riguarda le proiezioni in 3D, la pubblicità non specifica nulla io ho solamente notato che al Supercinema di Latina il prezzo del 3D è sceso a 5 euro confronto ai 7 abituali. Non posso assicurare che sia così negli altri cinema italiani. Per essere sicuri della promozione le sale dovrebbero esporre una locandina all'esterno ma potete sempre chiedere in biglietteria. Ho un dubbio però sul prezzo del biglietto dei film in uscita proprio il 16, come "Il grande Gatsby", non credo che le sale rispetteranno lo sconto. Mai dire mai... Giovedì ci farò un salto e vedremo quello che succederà! Stasera intanto vado a vedere l'impegnatissima pellicola intitolata "Scary movie V" e penso proprio che per la trama intricata e l'immensa profondità non riuscirò a farne una recensione... LOL
Scherzi a parte, non la farò.
Spero che l'info sulla settimana del cinema vi sia stata d'aiuto!
Baci

sabato 11 maggio 2013

In Time - Recensione film

Inizio dicendo qualcosa di assolutamente estraneo al post ma sono stata talmente contenta che vorrei condividere il mio stato d'animo. Oggi sono andata di nuovo al mio, ormai di fiducia, centro estetico ed ho trovato appeso sulla bacheca ed appoggiato sul tavolino della sala di attesa l'articolo del mio blog stampato e messo in bella mostra! Una delle estetiste lo ha trovato per caso navigando in rete e ha deciso di esporlo in negozio. Sono veramente colpita, non pensavo che potesse fare così piacere ricevere un elogio simile! Questo mi spinge a continuare a scrivere e ho avuto conferma che qualcuno nell'universo apprezza ciò che faccio qui. Grazie di cuore!

Ritorniamo in carreggiata, oggi volevo parlarvi di un film che ho visto solo ieri, nonostante sia uscito nel 2012: si tratta di "In Time" di Andrew Niccol. L'attore principale è Justin Timberlake nel ruolo di Will Salas, ma troviamo altre facce note come Amanda Seyfried (che ricordavo già dal film "Mean Girls" con Lindsey Lohan), Matt Bomer (favoloso attore protagonista della serie tv "White Collar"), Olivia Wilde (la famosissima Tredici di Dr House) ed infine Johnny Galecki (il mitico Leonard Hofstadter in "The Big Bang theory"). Il film mi è stato consigliato da un'amica che ha un debole per il signor Timberlake, e chi non lo ha? Comunque mi sono fatta prendere più dalla trama che dal casting, poiché l'ho trovata innovativa.
In un futuro dove la valuta in circolo non sono i soldi bensì il tempo, tutti nascono con un orologio al braccio che all'età di 25 anni inizia a funzionare e va ricaricato, lavorando, facendosi prestare minuti preziosi e allo stesso tempo serve per pagare qualsiasi cosa, dalle bollette ai mezzi pubblici. Dato che per far circolare questo tempo da una persona all'altra, da congegni alle persone e viceversa, è necessario e e fondamentale il contatto, è facile essere derubati per strada. Soprattutto nei bassi fondi della città, essendo questa divisa in zone a tempo è facile incorrere in furti ed in cadaveri di persone che hanno terminato il loro tempo. Infatti in questo futuro vi sono due modi per morire: esaurire il tempo sul proprio orologio o morire per incidente, in questo ultimo caso il tempo residuo sull'orologio andrà perso con il defunto, non è possibile morire di morte naturale né invecchiare. Una società eternamente giovane che si divide in classi sociali dove i ricchi, ovvero coloro che hanno moltissimo tempo, camminano lenti e fanno tutto con calma ed i poveri che corrono sempre alla ricerca di tempo necessario a sopravvivere. Devo ammettere che come idea la trovo molto originale, anche se il film poteva essere sviluppato in modo diverso, troviamo infatti un moderno Robin Hood che ruba ai ricchi per donare ai poveri come storia che si disegna intorno ai personaggi. Un dubbio che mi è sorto è di come si sia arrivati a questo tipo di futuro, qui non si parla di un mondo o un universo parallelo al nostro dove le persone sono da sempre legate a questo orologio vitale, nonostante si facciano delle allusioni a come doveva essere la vita "prima" di quel cambiamento i bambini nascono già con l'orologio al braccio che inizierà a funzionare a 25 anni offrendo loro un anno di bonus, pena la morte. Anche se questo dubbio non verrà risolto, consiglio di vedere questo film che tutto sommato merita per innovazione!
Baci

lunedì 6 maggio 2013

Insalata Sicula

Periodo di impegni a non finire, per me Aprile è stato un mese molto intenso e non mi sono potuta dedicare al blog. Pazienza! Ci si rimette in carreggiata e per riprendere a piccoli passi oggi vi propongo una ricetta semplicissima e deliziosa. È talmente semplice che ci sarebbe da vergognarsi al solo pensiero di pubblicarla ma sinceramente io non la conoscevo e quando l'ho provata è stato amore. Magari altri come me non la conoscono o non gli sarebbe mai venuto in mente di abbinare gli ingredienti che compongono il piatto, perciò scopriamo insieme l'insalata sicula!
Dato che i siciliani mettono le arance dappertutto (giustamente hanno le migliori arance italiane!) l'insalata in questione è composta da:

Finocchi freschi
Arance
Olive nere
Sale
Olio d'oliva
Pepe nero e peperoncino (a piacere)

Questo è quello che vi serve, gli ingredienti a piacere li ho aggiunto io e non ricordo se nella ricetta che avevo visto in tv erano presenti.
Il procedimento? Beh... Lavare e tagliare il finocchio, pelare a vivo l'arancio e affettarlo eliminando gli eventuali semi, mettere tutto in un'insalatiera, aggiungere le olive (possibilmente non le tagiasche, io uso quelle di Gaeta e vanno benissimo) e condire a piacere... Più facile di così!
Vorrei darvi due semplici accorgimenti per rendere ancora più deliziosa la vostra insalata, ossia pelare a vivo l'arancia in modo da eliminare completamente i filamenti bianchi, fastidiosi e amari, e di scegliere ingredienti di ottima qualità, come ad esempio un buon olio d'oliva e delle arance possibilmente di Sicilia. Questo ultimo punto ve lo consiglio in maniera particolare perché essendo questa ricetta composta da pochissimi, semplici ingredienti, maggiore è la loro qualità migliore sarà il risultato, non possiamo aggiustare il tiro cuocendo di più o aggiungendo troppe cose che camuffano il sapore, qui si parla di pochi sapori che fanno la differenza!
Detto questo spero di esserci stata utile con la mia sanissima insalata!
Baci